TED x Milano: cambiare la prospettiva da cui vediamo il mondo

TED x Milano: cambiare la prospettiva da cui vediamo il mondo

Ti sei mai chiesto cosa vuol dire cambiare il mondo?
Ti sei mai detto “vorrei far di questo mondo un posto migliore”?
Esiste un evento al mondo, che si ripete con cadenza annuale, dove persone speciali raccontano come stanno contribuendo a questa visione.
Cara lettrice, caro lettore…oggi ti presentiamo TED.

Nata nel 1984 nella Silicon Valley, TED è molto più di una conferenza diffusa a livello mondiale, TED vuole essere uno strumento che dà voce a idee che vale la pena diffondere, idee “worth spreading”.
Acronimo di Technology, Entertainment e Design, TED è ambasciatore del pensiero umano: è nel dargli voce che si fa delle idee uno strumento che smuove gli animi e gli si conferisce il potere di cambiare il mondo.

Nelle vene del Team di NaturaDiretta scorre la stessa linfa vitale di chi, come i relatori di TED, vuole contribuire a rendere il nostro mondo sempre più sostenibile. È per questo motivo che, anche quest’anno, abbiamo partecipato all’edizione milanese del 15 ottobre 2017, tenutasi presso il Teatro dal Verme. Gli ingredienti c’erano tutti: un grande palco in legno, un tappeto circolare rosso fuoco al suo centro, un pubblico febbricitante e…la magia dell’attesa. Quest’anno il tema era “Sussurri e Grida”, per dar più voce a quelle idee oggi sussurrate e ridimensionare quelle che oggi sono gridate. Iniziamo e il video introduttivo provoca, dopo qualche secondo, i primi brividi: che TED abbia inizio.

Sul palco si succedono una serie di relatori provenienti dalle più disparate realtà ma accomunati da una caratteristica fondamentale: l’impegno e la passione profusi in tutto ciò che fanno nella vita e nella loro professione.
Partecipare a questo evento è un tripudio di emozioni: ci si immerge nelle storie di persone che sono in grado di fare la differenza, partendo da zero o da situazioni di forte scarsità di materie prime o di conoscenza. Sono persone che hanno fatto un passo in più, che hanno immerso i piedi in una pozzanghera senza paura di sporcarsi ma con l’auspicio di riuscire a scovare ciò che va al di là del tangibile.
Gli ostacoli per loro non sono altro che i pilastri attorno ai quali sviluppare le proprie radici, uno stimolo all’approfondimento o, addirittura, la spinta ad abbandonare una vita stabile e prosperosa per delle sfide a cui in molti rinuncerebbero ancor prima di immergersi. Ci siamo trovati di fronte a chi non è un semplice professionista ma un fiume in piena, un vero e proprio patrimonio umano.

I nostri interventi preferiti

C’è chi, come l’artista Tommaso Spazzini Villa, è affascinato dall’ignoto, da tutto ciò che sta sotto la superficie e che fa di questa curiosità la musa per la sua arte: provate ad osservare come da una semplice foglia secca messa al sole possano venir fuori delle ombre che raffigurano tutto ciò che la nostra fantasia può suggerirci. Provate a stravolgere il modo di leggere una pagina di una grande opera letteraria e cerchiare, da su in giù, delle parole casuali che poi, messe insieme, creino una frase.


C’è poi chi, come la psicologa dell’apprendimento Daniela Lucangeli, si occupa di sostenere bambini affetti da disturbi dell’apprendimento e scopre quanto le emozioni siano una grande fonte di memoria che non ha nulla a che fare con la razionalità: mettersi all’altezza di questi bambini, ma in generale degli altri, nel momento del bisogno è l’unico modo di creare quell’empatia necessaria a comprendere le emozioni dell’altro e aiutarlo a combattere quelle più negative.


C’è chi, come l’imprenditrice sociale Margherita Pagani, ha sete di cambiare le realtà disagiate creando dei modelli di cambiamento applicabili non solo ad una singola realtà ma a tutte le situazioni che ne necessitino. È possibile adattare un’unica soluzione ben studiata ad un numero indefinito di situazioni piuttosto che cercare di creare un modello risolutivo per ognuna di esse. È il modello che si adatta alla realtà e non la realtà che deve adattarsi ad un modello unico che può risultare, in molti casi, incompatibile.


C’è chi, come lo scrittore Alessandro D'Avenia, grazie alla letteratura, ha compreso come la vita sia una relazione: anche solo bevendo acqua, creata dalla relazione tra ossigeno e idrogeno, entriamo in relazione con il mondo. Le relazioni sono lo scopo stesso della nostra esistenza e noi viviamo nel momento in cui ci occupiamo di far rinascere ogni giorno l’altro, gli diamo l’importanza che merita, ne esaltiamo la singolarità.

TED è un’esperienza che, in poche ore, travolge il nostro modo di pensare, ci invita a rifocalizzare la lente da cui vediamo la realtà, per riuscire a far penetrare il nostro sguardo e la nostra mente in orizzonti nuovi e più lontani o, meglio, vicini ma prima invisibili ai nostri occhi.
Se sei curioso/a di vivere anche tu l’esperienza della conferenza TED, clicca qui per cominciare!

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