Menopausa e rimedi naturali

Menopausa e rimedi naturali

La menopausa è una tappa naturale e obbligata nella vita della donna che segna la fine del suo periodo fertile.
Sostanzialmente, ciò che accade è la progressiva e irreversibile caduta della capacità dell’ovaio di produrre ovociti (termine della fertilità della donna) a cui si accompagna la progressiva riduzione della produzione di estrogeni, gli ormoni femminili per definizione, che svolgono importanti azioni di protezione ed equilibrio dell’intero organismo femminile.

Il primo segnale, quello più evidente, è l’irregolarità del ciclo mestruale accompagnata dalla sua progressiva riduzione fino al termine definitivo.

La comparsa dei primi segnidella menopausa avviene in una fascia di età variabile e può essere precoce, all’età di 35-40 anni, o tardiva, alla soglia dei 55 anni fino ai 60. In generale, l’età media di entrata in menopausa è 51 anni. È bene sottolineare come la comparsa precoce del primo ciclo mestruale non sia indicatore di una futura menopausa precoce.
L’ingresso in menopausa può anche essere causato da un intervento chirurgico, come l’asportazione delle ovaie, o da trattamenti farmacologici specifici: in questi casi si parla di “menopausa indotta”.
La causa oncologica è quella più frequente.
In menopausa compaiono, in modo più o meno marcato e abbastanza soggettivo, cambiamenti e conseguenti disagi che possono influire sulla donna sia sul piano fisico-metabolico che relazionale.
La caduta della quantità di estrogeni può modificare la sua forma fisica e il deposito di grasso, può asciugare cute e mucose e ridurre la mineralizzazione delle ossa e il tono muscolare.

Menopausa nel dettaglio

La transizione verso la menopausa inizia con una variazione nella durata del ciclo mestruale, la comparsa delle prime vampate di calore e si completa con l’ultimo ciclo mestruale. La perimenopausa è il termine che più propriamente identifica questo periodo di cambiamento.
Quando una donna è in età fertile, le ovaie producono gli ovociti e gli ormoni femminili: gli estrogeni.
Durante ciascun ciclo ovulatorio mensile, un solo ovulo alla volta arriva a maturazione e viene rilasciato nelle tube di Falloppio per arrivare fino all’utero deve, se fecondato, potrà portare alla gravidanza.

Gli ormoni femminili prodotti dalle ovaie controllano lo sviluppo delle caratteristiche del corpo femminile come il seno, la forma del corpo, la peluria, la turgidità delle mucose, la tonicità della cute, il tono dell’umore, la protezione cardiovascolare e molto altro. Gli estrogeni fungono anche da importante protezione delle ossa; ecco perché con l’arrivo della menopausa e la riduzione degli estrogeni la donna può andare incontro all’osteoporosi.

Segnali e sintomi

I segnali dell’imminente menopausa sono comuni, ma fortemente individuali per intensità e frequenza. Alcune donne potrebbero essere soggette a pochissimi sintomi o addirittura non percepirli, mentre altre potrebbero essere vittima di effetti fisici e psicologici negativi anche di notevole intensità. Molti di questi disagi potrebbero presentarsi solo periodicamente o prolungarsi per molto tempo.

1. Mestruazioni irregolari
Nella variabilità dei segni tipici della incipiente menopausa, il sanguinamento potrebbe presentarsi in maniera lieve o in forma eccessiva oppure le mestruazioni potrebbero verificarsi più frequentemente del dovuto (il che significa che il singolo ciclo si sta accorciando) o essere sempre più distanti l’una dall’altra (il che significa che il ciclo aumenta di molto la sua durata). È molto comune per le donne in perimenopausa tornare ad avere una mestruazione dopo mesi di sospensione. Inoltre, non esistono tempistiche precise su cui calcolare con buona approssimazione il periodo di transizione verso la menopausa: una donna potrebbe avere il ciclo irregolare per anni prima di raggiungerla. È importante che la donna in perimenopausa sia sotto il controllo del proprio Ginecologo che possa confermare che sia tutto nella norma e che le irregolarità non siano segno di patologia.

2.Vampate di calore
Le vampate di calore sono uno dei sintomi più comuni. Una vampata di calore è definibile come una sensazione di calore che si allarga a tutto il corpo, con particolare pronuncia a livello del petto. Queste vampate si associano spesso a rossori e sono a volte, seguite da sudorazione. Di solito la durata si aggira attorno ai 30 secondi fino ad a prolungarsi per alcuni minuti. Anche se non c’è una piena comprensione della loro causa, è presumibile che la motivazione sia da trovare nella combinazione di sbalzi ormonali e biochimici dovuti al declino nel livello di estrogeni e ad oscillazioni dei livelli di Serotonina, o ormone del benessere.

Il 40% delle donne ancora in età fertile inizia a sperimentarle già a 40 anni, ancor prima di incorrere nelle irregolarità mestruali che anticipano la menopausa. Nell’80% delle donne non durano più di 5 anni, mentre un piccolo 10% di donne vede questo fenomeno durare per 10 anni.

3. Sudorazione Notturna
La sudorazione notturna accompagna, in alcuni casi, le vampate di calore. Questo potrebbe portare a risvegli notturni e difficoltà nel riaddormentarsi con il risultato di un sonno poco ristoratore e conseguente stanchezza diurna.

4. Sintomi a livello vaginale
I sintomi a livello vaginale si verificano perché i tessuti che rivestono la vagina (mucose) si assottigliano, si asciugano e diventano meno elastici a causa della riduzione del livello di estrogeni. I sintomi includono secchezza vaginale, conseguente irritazione e/o dolore anche durante il rapporto sessuale (dispareunia). Questi cambiamenti a livello vaginale potrebbero altresì accrescere il rischio di infezioni vaginaliì(abbiamo scritto anche Candidosi: consigli che fanno la differenza e Cistite Ricorrente) perché le mucose, irritate, asciutte, assottigliate, infiammate, fragili, hanno ridotto anche la loro capacità di difendersi dall’attacco di batteri.

5. Sintomi Urologici
Anche lo strato interno dell’uretra (il tubo di trasporto all’esterno dell’urina che si estende a partire dalla vescica) è soggetto a cambiamenti simili ai tessuti vaginali proprio perché, come il tessuto interno vaginale, anche quello interno del tratto urinario (vescica e uretra), è mucoso e quindi influenzato dagli estrogeni.

Diventa più secco, più sottile e meno elastico. Questo può portare ad un aumentato rischio di infezioni del tratto urinario, e/o alla comparsa di una sintomatologia infiammatoria caratterizzata da urgenza minzionale, bruciore o difficoltà alla minzione, peso vescicale o, in alcuni casi, da incontinenza. L’incontinenza può risultare dall’improvviso e forte bisogno di urinare o può capitare durante uno sforzo, o ad esempio, quando si tossisce, si ride o si sollevano pesi.

6. Sintomi emozionali e cognitivi
Le donne in perimenopausa riferiscono una serie di sintomi a livello emozionale e cognitivo, inclusa stanchezza, problemi di memoria, irritabilità e repentini cambi di umore. È difficile determinare esattamente i sintomi comportamentali correlati con le modifiche ormonali della menopausa.

I sintomi emozionali e cognitivi sono così comuni che è difficile comprendere se siano direttamente riconducibili alla menopausa.

7. Altri cambiamenti fisici

Molte donne dichiarano di aver guadagnato peso con lo sviluppo della menopausa. La distribuzione del grasso potrebbe cambiare, con il conseguente accumulo maggiore di grasso nelle zone del girovita e sulla fascia addominale rispetto ai fianchi e le cosce. I cambiamenti avvengono anche a livello dell’aspetto della pelle, comprendendo lo sviluppo di rughe e un peggioramento della condizione nei soggetti affetti da acne tardiva. Dato che il corpo continua a produrre piccoli quantitativi di ormone maschile (testosterone), alcune donne potrebbero subire lo sviluppo di peluria attorno al mento, sul labbro superiore o sull’addome.

Quali sono le opzioni di trattamento della menopausa?

Come detto, la menopausa è parte integrante della vita di una donna, una condizione fisiologica che non va confusa con una malattia che richiede una cura. È possibile però, intervenire a livello dei sintomi quando questi dovessero rivelarsi sostanziali o gravi o quando è necessario rallentare alcuni processi fisiologici di decadimento legati alla bassa produzione degli estrogeni.

Terapia ormonale: estrogeni e progesterone

La terapia ormonale, detta anche TOS o terapia ormonale sostitutiva, consiste nella somministrazione di estrogeni o una combinazione di estrogeni e progesterone. La terapia ormonale viene utilizzata per tenere sotto controllo i sintomi della menopausa collegati ad un declino nel livello degli estrogeni, come vampate di calore o secchezza vaginale e risulta essere ancora oggi il modo più efficace per silenziare questi sintomi.
Studi sugli effetti a lungo termine della terapia combinata di estrogeni e progesterone hanno, però, dimostrato che le donne che la portano avanti sono soggette ad un maggior rischio di infarto, ictus e cancro al seno. Le donne che, invece, assumono esclusivamente estrogeni hanno mostrato una maggiore propensione al rischio di ictus, ma non di infarto o cancro al seno. La terapia di soli estrogeni, però, è associata allo sviluppo di tumore all’endometrio (il tessuto che riveste l’utero).

La terapia ormonale è disponibile in pillole, da assumere in forma orale, o in forma trasdermica (tramite cerotti medicati e spray). Questi ultimi, nello specifico, sono prodotti già attivi, ossia che non hanno bisogno di passare nel fegato per essere metabolizzati e convertiti nella loro forma attiva. Proprio per questo motivo la somministrazione in forma transdermica è diventata la prima scelta per la maggior parte delle donne.

La decisione di intraprendere questo tipo di terapia è molto personale e deve tener conto dei rischi intrinsechi e dei benefici in base alla storia medica di ciascuna paziente.
Oggi giorno si raccomanda di prenderla in considerazione a patto che venga portata avanti in piccole dosi e per un lasso di tempo molto breve e se, mettendo a confronto rischi e benefici, sia vantaggiosa per la donna presa in questione.

Terapia ormonale locale e terapia non ormonale

Esiste anche una cura ormonale che viene fatta a livello locale (con applicazione diretta sulla vagina) per quei sintomi dovuti alla carenza di estrogeni. I trattamenti a livello locale vanno dall’ anello vaginale a creme o compresse a base di estrogeni.
La terapia ormonale non è per tutti: non è possibile intraprenderla se si è state vittima di cancro al seno, all’utero o cancro all’endometrio, trombosi, malattie epatiche o infarto.
Se non si possono o non si vogliono assumere ormoni, esistono altri rimendi che facilitano la convivenza con i sintomi della menopausa.
L’applicazione di agenti idratanti e ricostituenti le mucose, come creme o gel intimi (per esempio Xanagel Gel Intimo ), così come l’uso di lubrificanti durante il rapporto, sono delle opzioni non ormonali per poter superare il problema della secchezza vaginale.

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