Sharitaly è l’evento annuale sulla sharing economy in Italia: due giorni di confronto, ispirazione e casi studio di successo sull’ economia collaborativa. Noi del Team di NaturaDiretta non abbiamo perso l’occasione di approfondire e cercare di indagare più a fondo un fenomeno di portata mondiale.
Possiamo definire l’economia collaborativa come un sistema socio-economico costruito attorno la condivisione di risorse umane, fisiche e intellettuali.
Gli Ingredienti della Sharing Economy
Una serie di innovazioni, prese di coscienza e bisogno di appartenenza ad una comunità hanno fatto si che collaborare e condividere diventassero le nuove necessità da soddisfare, molto più della brama di possedere.
Esiste ormai un numero inestimabile di piattaforme in tutto il mondo in grado di permettere la comunicazione e lo scambio tra pari, dove c’è chi cerca qualcosa e chi è in grado di fornirla. Basti pensare al famosissimo caso della piattaforma AirBnB, dove chi va in vacanza ha la possibilità di mettersi in contatto con i locali della propria destinazione e prendere in affitto un intero appartamento per il medio-breve periodo di permanenza. È possibile disporre di una casa anche quando si è lontani da casa, a prezzi competitivi.
L’avvento di internet, di forme di pagamento innovative online, di dispositivi mobili e social network fa si che la sharing economy non si limiti alla comunità locale ma sia un fenomeno di portata globale.
A completamento del giusto mix che ha portato alla nascita della sharing economy ci sono:
1. La necessità di rispettare l'ambiente, molto più compromesso in caso di possesso che di condivisione;
2. Bisogno di una società nuova;
3. Presa di coscienza che esistano forme di risparmio efficienti.
Esempi nella vita di tutti i giorni
Potremmo essere protagonisti della sharing economy senza esserne nemmeno consapevoli. Come sono cambiate, quindi, le nostre abitudini grazie alla condivisione?
- Intrattenimento: quanti CD o DVD abbiamo acquistato per avere la possibilità di vedere un film o ascoltare la musica del nostro cantante preferito? Oggi esistono piattaforme come Spotify o Netflix che ci permettono di accedere a tantissimi contenuti audio e video, ad un costo mensile pari alla cifra che sarebbe servita in passato per l’acquisto di un DVD (se non meno). Inoltre, è possibile condividere il proprio account con amici o famigliari per ridurre ancor di più il costo del servizio.
- Automobile: ancora oggi la maggior parte di noi ha una macchina di proprietà con un’assicurazione obbligatoria. Le grandi città, però, hanno introdotto già da anni il servizio di Car Sharing o Bike Sharing grazie ai quali è possibile muoversi con macchine o biciclette, offerte da società del settore, pagando una tariffa al minuto di pochi centesimi. In questo modo si sono potuti abbattere i pesanti costi legati alla proprietà di automobili.
- Interessi: grazie alla sharing economy è possibile condividere i propri interessi con persone che, in normali condizioni, non avremmo mai conosciuto. Esistono community online legate alle più disparare passioni. Se, per esempio, si è appassionati di avventure è possibile organizzare un viaggio con chi, come te, ama l’avventura e vuole viverla in un paese estero.
- Risparmio di tempo: non è solo la tecnologia a facilitarci la vita e a ridurre drasticamente il tempo nello svolgimento delle attività, ma grazie alla sharing economy è possibile rimanere comodamente a casa e fare la spesa dal computer, farsi consegnare a casa i vestiti pronti in lavanderia, ecc..
- Prendere in prestito: prima si tendeva ad acquistare tutto ciò di cui si aveva bisogno. Attualmente esistono piattaforme su cui è possibile trovare tutto ciò di cui si ha bisogno: da una cassetta di attrezzi alla borsa di alta moda. Si prende in prestito la cosa per un periodo limitato, in cambio del pagamento di una piccola somma simbolica per gli offerenti (esempio: Paladin).
Sharitaly è un evento con cadenza annuale. Per maggiori informazioni sull’economia collaborativa e gli eventi legati all’argomento clicca qui.