Il D-mannosio è un monosaccaride (cioè uno zucchero semplice, costituito da un'unica molecola) estratto dal legno della betulla o del larice.
Questo zucchero non viene metabolizzato (è fermentato nell'intestino), non innalza la glicemia né fa ingrassare (a differenza del saccarosio, il comune zucchero da cucina) e giunge inalterato nelle vie urinarie. Ed è proprio qui che il D-mannosio si rivela utile: la sua particolare struttura fa sì che i batteri (es. E.Coli) si leghino tenacemente al D-mannosio che ne impedisce l'adesione alle pareti della vescica consentendone la normale eliminazione con le urine.
Riepilogando, il D-Mannosio è:
- un monosaccaride isomero del glucosio, 100% naturale;
- una valida opportunità nella prevenzione e trattamento delle cistiti ricorrenti anche quando l'antibiotico non risulta risolutivo;
- è particolarmente efficace nella cistite sostenute da E.Coli (circa l'80% delle cistiti).
Come agisce il D-Mannosio?
Una volta ingerito, il D-Mannosio viene assorbito nel tratto superiore dell’intestino e dopo circa 60 minuti, arriva inalterato nelle urine.
Quando nelle urine è presente l’Escherichia Coli, con le sue lectine (glicoproteine simili a piccoli tentacoli) si attacca al D-Mannosio che ne impedisce l'adesione alla mucosa di vescica e uretra e viene espulsa con le urine.
Ma il Mannosio è tutto uguale?
La forma di Mannosio che sembra essere più efficace è quella destrogira chiamata D-mannosio.
Il mannosio di migliore qualità è quello estratto dal legno di Betulla.
Ai fini della qualità (efficacia, tollerabilità e purezza) oltre alla forma stereochimica (destrogira o levogira) e alla origine vegetale, è importante la provenienza del D-mannosio che si andrà ad assumere.
La forma destrogira del Mannosio, il D-mannosio da Betulla, sembra essere la scelta migliore.